C'è un po' di confusione su questi due metodi di traduzione; in verità, le differenze sono talmente estreme da poterli identificare come due opposti. Per comprendere meglio gli svantaggi della traduzione automatica, iniziamo dall'analisi dei seguenti tre aspetti:
- Risposta ai bisogni dei siti web e delle aziende
- Mercato potenziale e modello di business
- Costi di sviluppo
Traduzione automatica (come risposta ai bisogni dei siti web e delle aziende): il mito della traduzione automatica. Nonostante il mondo dell'informatica abbia effettuato vari tentativi in questo ambito, la tecnologia "funziona" ancora oggi soltanto nelle storie di fantascienza. Negli anni '80, i giapponesi hanno investito centinaia di milioni di dollari in questo campo (nel quadro del progetto "5th Generation Computing"), fallendo miseramente.
Il centro di ricerca IBM ad Haifa ha addirittura cancellato un progetto di questo tipo dopo quasi 20 anni di ricerca, e anche gli sforzi di alcuni nostri conoscenti con analoghe ambizioni, dopo aver fondato interessanti startup (SoftJet), non sono andati a buon fine. E questi sono solo alcuni dei numerosi esempi di progetti cestinati o falliti.
Dove nasce la difficoltà? Contrariamente alla traduzione di parole singole (ad es. Babylon.com), i software di traduzione automatica necessitano di una intelligenza umana per comprendere appieno il significato della frase e, con la mancanza di una tale tecnologia, non si dispone di alcun sistema di traduzione valido al momento. Una pratica molto diffusa tra utenti del web in preda alla noia e in vena di sorridere è quella di mettere a paragone la traduzione automatica effettuata da un qualsiasi software di traduzione online e il testo di partenza, ironizzando sui risultati più inverosimili ottenuti dalla traduzione.
Un simpatico episodio illustra meglio in cosa consiste la difficoltà: dopo l'inaugurazione da parte della CIA del primo software di traduzione inglese-russo-inglese, uno dei partecipanti chiese come verificare che la traduzione fosse corretta. Gli sviluppatori del software allora risposero di digitare nel software stesso un'espressione in inglese ed esaminare la traduzione. E, così, il partecipante digitò l'espressione "out of sight, out of mind" e il software generò la traduzione in russo, ma qualcuno domandò subito come appurare che la traduzione fosse corretta. Gli fu allora risposto di digitare nuovamente il risultato ottenuto nel software di traduzione. La traduzione non si fece aspettare e il testo riprodotto fu "invisible idiot". Un'altra storia di traduzione che sfocia nel ridicolo è il caso dell'espressione "the spirit is willing, but the flesh is weak” (Matteo, 26) tradotta come “the vodka is good but the meat is rotten”.
Poiché sbagliare è umano, ecco qui un altro caso di traduzione errata, commesso questa volta da un giornalista in carne e ossa di una delle testate più importanti di Israele, il quale, durante la risoluzione ONU 181 nel 1947 a Lake Success, per dichiarare la creazione di uno stato ebraico in Israele, tradusse in ebraico il nome della città e, quando gli fu chiesto di ritradurlo, il risultato fu "Lucky Pool".
Anche se le migliori agenzie di traduzione e localizzazione si trovano in Francia, ci sono tanti divertenti aneddoti sulle capacità di traduzione di aziende francesi come, ad esempio, il negozio di vestiti che pubblicizza “Abiti per camminare per strada”, o l'avviso dell'hotel “Si prega di lasciare i propri valori alla reception”, o le lavanderie “Signore, lasciate i vostri vestiti qui e passate il pomeriggio a divertirvi”. Tuttavia, la possibilità che il software di traduzione commetta un errore è mille volte più alta di quella di un traduttore umano.
Tradurre singole parole non riduce la difficoltà, poiché molte parole hanno più significati, a seconda del contesto in cui si utilizzano, indispensabile per tradurre correttamente, ad esempio, “campo di grano” e "campo come linea telefonica".
È davvero possibile che i proprietari di un sito web siano disposti ad affidare i contenuti del loro sito a un software di traduzione automatica? Numerosi siti e-commerce la trovano addirittura una buona idea, soprattutto se si tratta di garanzie, disclaimer, accordi legali correlati agli acquisti e moduli di pagamento con carte di credito. Molto spesso le descrizioni prodotto eseguite da software di traduzione automatica sono così inappropriate da confondere gli utenti e costringerli ad abbandonare il sito.
Noi di Lingual Consultancy siamo convinti che i proprietari di un sito web di successo rifiutino a priori di investire tempo e denaro in un software di traduzione automatica, ricercando eventualmente uno strumento che, piuttosto, impedisca ad altri software di traduzione automatica di tradurre il loro sito. Ciò potrebbe persino costituire un potenziale business, ma noi non siamo interessati!
A nostro avviso, la sola traduzione che possa soddisfare pienamente tutte le richieste del commercio online è quella umana. Del resto, anche i costi più elevati di un traduttore umano, messi a confronto con i prezzi richiesti dai venditori di software, sono nettamente più economici e garantiscono una superiore qualità dei risultati; a questo sì che siamo interessati!
Mercato potenziale e modello di business: qual è il mercato di riferimento delle soluzioni automatiche?
Il target principale sono gli utenti occasionali che si trovano di fronte ad articoli o schede prodotto in una lingua straniera e si servono di queste soluzioni per tradurne il contenuto. Secondo quello in cui noi crediamo, questa tipologia di mercato è poco vantaggiosa. Non incrementa le vendite, non genera clienti e non rientra nelle regole del classico sistema economico; aumenta solo la speranza di guadagnare con i banner. Al contrario dei siti web e delle aziende, gli utenti privati non devono pagare per questo servizio.
Inoltre, questo mercato è già abbastanza saturo, pertanto la competizione è molto alta. La logica che si nasconde dietro la scelta delle aziende di usufruire di questo sistema è per noi ancora un mistero
Costi di sviluppo: a differenza delle traduzioni umane, che sono in grado di spaziare da un contesto all'altro mantenendo la massima coerenza terminologia e semantica, i sistemi di traduzione automatica necessitano dell’intelligenza artificiale e tecnologie molto complesse per poter raggiungere un risultato (in teoria) simile a quello prodotto da un traduttore umano, e le difficoltà non sono poche.
Sviluppare un software di mediocre qualità potrebbe costare milioni, senza contare il fatto che la gran parte di questa tecnologia dovrà comunque essere aggiornata/sviluppata ex novo per ogni nuova lingua di lavoro. Per evitare la perdita o il fraintendimento delle varie sfumature di significato da una lingua all'altra (come riportano gli esempi citati in precedenza), si è quindi costretti a rinunciare all'utilizzo di una lingua intermedia. Ciò significa che per supportare qualsiasi combinazione di 10 lingue, dovremmo ripetere il processo per ben 90 volte, o spendere centinaia di milioni!
In breve:
La traduzione umana e quella automatica possono sembrare simili a prima vista ma, in realtà, sono i due opposti. La traduzione automatica è in definitiva un mito. Le attuali soluzioni hanno costi esorbitanti, si rivolgono a un mercato di consumatori saturo e ritroso a pagare per questo servizio. Dall'altro canto, ci sono aziende e siti web disposti a investire ingenti somme di denaro per usufruire della migliore gestione del processo di traduzione umana. Mettere in pratica questa soluzione non richiede budget stellari e, se basata su un approccio Proxy, fornisce risultati unici e nettamente superiori. Questo è il nostro target di mercato!